Valsesia, domania andiamo a . . . Varallo, al Sacro Monte

Sacro Monte di Varallo
La chiesa del Sacro Monte di Varallo

La Valsesia è il cuore verde del Piemonte, una buona meta per ogni stagione dell'anno, ha una vasta offerta per gli sportivi dallo sci alle scalate, è ricca di tradizioni ed eventi culturali oltre che di piccoli borghi da scoprire uno ad uno.
La capitale culturale della valsesia è Varallo, la scorsa settimana partecipando all'educational tour promosso da Somewhere ho riscoperto questa cittadina in cui soso stata molte volte in passato, ma che non avevo mai guardato con gli occhi del turista. 

Il centro storico di Varallo

Il centro di Varallo è ricco di ville ottocentesche, di palazzi borghesi, di fitte strade da cui si scorgono corti e giardini, oltre alla presenza di numerosi e curati edifici religiosi sovrastati dal Sacro Monte. 
La prima cosa che mi ha colpita camminando nel cuore di Varallo è la presenza alberghi storici a testimonianza dei trascorsi turistici del luogo che l'hanno resa una cittadina vivace ed interessante. 
Altro aspetto che mi ha colpita è la quantità di botteghe e negozi presenti nelle vie del centro, la giusta commistione tra modernità e tradizione. La nostra guida ci ha poi condotti nella visita della chiesa di Santa Maria delle Grazie, il consiglio è quello di entrare e perdere qualche minuto ad osservare questa chiesa dalla tipica architettura francescana spoglia e lineare e la sua ricca parete che anticamente separava la parte destinata ai fedeli da quella riservata ai religiosi. Sulla parete sono raffigurate, ad opera di Gaudenzio Ferrari, 21 scene della vita di Cristo, anche questo elemento è tipico delle chiese francescane, una sorta di libro per i fedeli che ascoltavano le sacre scritture. 
Proprio difronte alla chiesa l'ostacolo maggiore della mia giornata:la funivia per l'ascesa al Sacro Monte. La funivia più ripida d'EurOpa, che per chi come me soffre di vertigini è uno scoglio impegnativo da superare, per tutti gli altri un'esperienza interessante e un panorama incantevole oltre alla comodità che offre. 

centro storico di Varallo
Centro di Varallo e le contrade
Spiaggia in centro Varallo

Una cosa che non mi aspettavo e mi ha lasciata del tutto esterrefatta la vista dal ponte Antonini, attraversando una fitta rete di stradine e vicoli del centro si raggiunge il ponte ed affacciandosi alla balaustra appare la spiaggia di Varallo. Sapevo che il fiume Sesia offre molte possibilità dalla pesca al rafting e mi è capitato di vedere persone prendere il sole lungo le sue rive, ma non sapevo che Varallo fosse attraversata dal torrente Mastallone e che questo offrisse una vera e propria spiaggia, in centro, con tanto di ombrelloni e bagnanti.

Artigiananto valsesiano.

Il puncet, ricamo valsesiano

Il tour  ci ha dato modo di ammirare dal vivo  la realizzazione del famosisimo puncet valsesiano una sorta di pizzo finissimo creato da una serie di nodi fatti con ago e filo sottilissimo seguendo schemi geometrici molto elaborati. 
Il puncet (punc in piemontese significa punto) nasce come ornamento di abiti e telerie, ogni paese ha i propri disegni e colori anche se molti sono realizzati in varie sfumature di bianco. I nomi dei punti eseguiti sono quasi sempre dei riferimenti ad elementi naturali che le donne avevano sotto gli occhi quotidianamente, la tecnica veniva infatti tramandata di madre in figlia.
puncet valsesiano
Puncet valsesiano preziosa arte del ricamo

Quest'arte, resa famosa in tutta Europa dalla Regina Margherita di Savoia frequentatrice della Valsesia (a lei è intitolato il rifugio sulle pendici del Monte Rosa posto a quota 4554 m sul livello del mare )  è stata fortunatamente preservata mediante l'istituzione di scuole in cui viene insegnato alle nuove generazioni e che mantengono viva la tradizione. 

Gli scapin della Valsesia 

Gli scapin valsesiani sono un altro elemento tipico dell'artigianato locale ancora molto presente, si tratta di scarpe originariamente fatte con la suola in canapa e la tomaia in tessuto, generalmente gli avanzi di altre lavorazioni. Una moderna svolta fashion li vede attualissimi con l'uso di tessuti più disparati mantenendo però la tradizionale forma. 
gli scapin valsesiani
Gli scapin della Valsesia

L'intaglio del legno è un'altra tradizione molto radicata, il lavoro svolto dagli uomini nelle sere invernali mentre le donne lavoravano il puncet.
Che dire, fare un giro nel centro di Varallo vuol dire prevedere anche delle tappe in negozi e botteghe. 

Il Sacro Monte di Varallo 


Il Sacro Monte di Varallo è il più antico e importante del nord Italia, risale al 1491, la sua realizzazione fu d'ispirazione per la costruzione di altri Sacri Monti presenti in Italia e in Europa, quelli di Piemonte e Lombardia sono, dal 2003, riuniti a formare un sito Unesco grazie al ricco patrimonio artistico e culturale che racchiudono. 
Sacro Monte di Varallo

L'idea del suo fondatore, il frate francescano Bernardino Caimi, era quella di riprodurre, anche topograficamente, i luoghi santi della Palestina, un modo per consentire a tutti i fedeli impossibilitati a  compiere un viaggio tanto impegnativo, di vivere i luoghi di Cristo. 
Il Sacro Monte di Varallo è situato su un promontorio alla quota di 600 m slm, immerso nella natura dell'area protetta, è composto da una basilica e 45 cappelle. Nelle cappelle sono raffigurate, in un insieme di pittura e scultura caratterizzati da un coinvolgente realismo, innovativo per quel tempo, avvenimenti narrati delle sacre scritture. 
Le cappelle non sono state realizzate tutte insieme, molte sono opera di Gaudenzio Ferrari, ma oltre a lui si sono susseguiti numerosi artisti,  nel tempo le cappelle sono state oggetto di modifiche parallelamente al variare del modo di vivere la fede. Con il trascorrere degli anni è mutata anche l'idea di fondo del Sacro Monte facendogli assumere la fisionomia di un percorso spirituale di ascesa. 
Anche la fontana presente sulla piazza davanti alla basilica fa parte delle cappelle, è stata ricavata da un grosso monolite reperito in loco, al centro presenta una statua di Cristo risorto,  è un simbolo di  rinascita,  sarà per questo che si vocifera delle prodigiose qualità dell'acqua del Sacro Monte, un' acqua che mantiene giovani. 

Informazioni pratiche

Come arrivare a Varallo

Varallo si trova in provincia di Vercelli, nel cuore della Valsesia ad un ora e mezza di viaggio da Milano e da Torino. In centro città è anche presente un parcheggio per i Camper (plus code R69X+8R Varallo, Provincia di Vercelli). 
Purtroppo Varallo non è facilmente raggiungibile con mezzi pubblici, la linea ferroviaria è infatti stata dismessa ora i binari vengono usati per i percorsi di  treni storici, ci sono però delle linee autobus che servono la zona. 
Per chi volesse optare per la comodità massima Somewhere offre un interessante pacchetto con partenza da Torino in bus, visita di Varallo, salita in funivia al Sacro Monte e cena, una bella e confortevole opportunità per scoprire uno dei siti Unesco italiani. 

Varallo e il Sacro Monte, info.

Preziose informazioni possono essere reperite presso  Atl Valsesia Vercelli oppure sul sito ufficiale del Sacro Monte o ancora sul sito  www.sacrimonti.org
Per chi fosse interessato alle celebrazioni religiose sul sito ufficiale del Sacro monte è possibile trovare gli orari delle  Sante Messe 

Come arrivare al Sacro Monte di Varallo

Il sacro monte è raggiungibile in automobile, accanto al portale maggiore è presente un parcheggio. Con la funivia si parte dal centro di Varallo (il biglietto di andata e ritorno costa 5 €).

varallo dal Sacro Monte
Varallo vista dall'arrivo della funivia
Mangiare al Sacro Monte

Il nostro tour prevedeva la cena presso La casa del pellegrino che si trova accanto alla basilica.
Luogo in cui abbiamo gustato un'ottima cena accompagnata da una selezione di vini locali, il tutto in una sala che anticamente, prima della realizzazione dell'attuale basilica, era la chiesa del Sacro Monte. 
Oltre ad essere bar e ristorante  La casa del Pellegrino, come dice il nome, è anche un albergo per un soggiorno dal sapore antico. 
Accanto al portale maggiore, è presente un altro ristorante, ma per chi avesse scelto di comprare le miacce prima di salire (impossibile non assaggiarle se si transita dalla Valsesia)  o per chi predilige i pranzi all'aria aperta sempre vicino al portale maggiore è presente un'area picnic attrezzata. 


Che dire, per quanto mi riguarda è stata una bella esperienza, ricordavo il Sacro Monte visitato da bambina, come un luogo buio e cupo, in realtà, complice la calda giornata di sole ho rivalutato i miei ricordi e sono quasi contenta anche del viaggio in funivia. 










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