A Praga siamo stati tre notti, in un campeggio in centro di cui ora non c'è più traccia, lo avevamo scovato sul posto cercandone un altro ben recensito dai camperisti, che non siamo riusciti a trovare e dopo averne scartato uno fuori città perché troppo distante dal centro e dalla fermata dell'autobus.
Per conoscere un po' la città ci siamo affidati alla guida NATIONAL GEOGRAPHIC, perché tra quelle presenti il libreria ci sembrava la più adatta a noi, di questa guida abbiamo scelto di seguire, in modo indicativo il percorso "Praga in un weekend con i bambini", visto che siamo una famiglia con bambini.
Il centro della città ci ha un po' deluso, totalmente invaso da negozi delle più famose catene mal inseriti, a mio giudizio, negli edifici storici di una città che molto ha da raccontare.
La guida suggeriva di partire dalla collina Petrin raggiungendola con la funicolare, in effetti è stato carino, consigliava di salire su quella che definiscono una Torre Eiffel in miniatura, ma non lo abbiamo fatto, non assomiglia nemmeno lontanamente all'originale.
I bambini hanno apprezzato moltissimo il negozio di marionette, magico, sui cui portoni esterni è raffigurato un enorme signore, azionando le apposite leve muove gli occhi e fa le smorfie, si trova ai piedi del castello lungo via Nerudova, proprio accanto al ristorante in cui abbiamo pranzato.
Altra cosa molto gradita ai bambini è l'enorme Scultura del Metronomo, nel parco Letnà, che occupa lo spazio vuoto lasciato dalla statua di Stalin fatta esplodere nel 1960, anche c'è un grande parco, con vista panoramica sulla città .
Il quartiere che io ho preferito è Josefov, l'antico quartiere ebraico, mi è piaciuto perché non invaso dai negozi come il centro della Città, a parte una via con i souvenir.
Il ponte Carlo mi ha sempre affascinata e devo dire che non mi ha delusa con la sua forma massiccia e solida, anche se le numerosissime bancarelle distraggono un po', i bambini preferivano i pattini dalle forme strane che noleggiano per navigare sulla Moldava, ma sono rimasti molto colpiti nello scoprire che i blocchi di granito che costituiscono il ponte sono assemblati con malta a base di uova.
Piazza della Città Vecchia è proprio come uno se l'aspetta, affollata, rumorosa, divertente, circondata da edifici diversi tra loro per stile e colori e di lato, c'è lui, l'orologio astronomico simbolo della città, al rintocco dell'ora si fermano moltissime persone ad osservarne i movimenti de la Morte, il Turco, la Vanità e l'Avarizia e la parata degli Apostoli.
Ah noi li vicino abbiamo preso il gelato, ma non me la sento di consigliarlo a nessuno, costoso e non particolarmente buono.
Come al solito la cosa che preferisco è passeggiare nei luoghi nuovi, scoprire le stradine, la quotidianità degli abitanti, infilare il naso in cortili e portoni anche per Praga abbiamo passeggiato tanto e usato tanto gli autobus, da cui si vede fuori e Praga è per metà fatta di case antiche dalle facciate curate, colorate e decorate e per metà da palazzoni popolari dalle forme squadrate e tristi una vera contraddizione che denota i trascorsi storici di questa città.
Mi stavo dimenticando che c'è anche la Casa Danzante, lungo il fiume nel quartiere Novè Mesto, soprannominata Fred e Ginger perché ricorda una coppia danzante, vale la pena di vederla, volendo in cima c'è il Ginger&Fred restaurant, ma la guida lo definiva costoso, ci siamo accontentati di guardarla da basso.
Devo dire che aspettavo di visitare Praga da almeno 18 anni ero quindi carica di aspettative, la città viene sovente paragonata a Parigi, che noi abbiamo visitato l'anno precedente a questa vacanza e forse non è stata la scelta migliore perché purtroppo Praga mi ha un po' delusa, ma sono molto contenta di esserci stata e non escludo la possibilità di tronare in futuro.
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