Big bench n 184, Domani andiamo a ... sederci sulla panchina gigante di Borgofranco

In queste giornate invernali a volte si ha la necessità di trascorrere qualche ora fuori casa, all'aria aperta, ma le ore calde sono limitate e non sempre si trova una meta semplice e gradevole allo stesso tempo. Le bigh bench rispecchiano queste caratteristiche, sono la scusa buona per uscire di casa senza strafare, nel mio blog abbiamo già avuto modo di parlare di panchine giganti di come sono nate e di come trovarle. Oggi aggiungiamo alla collezione la Big Bench n 184 di Borgofranco d'Ivrea, in provincia di Torino. 

domani andiamoa big bench 184
La Big Bench 184 di Borgofranco di Ivrea

Borgofranco d'Ivrea e le sue leggende 

Borgofranco è un comune piemontese che si trova tra Ivrea e la Valle d'Aosta, ai piedi dell'Anfiteatro della Serra. Questa zona è stata un crocevia importante in diverse epoche storiche ed inoltre si trova in una zona geologicamente particolare. Secondo antiche leggende tramandate dai tempi remoti l'Anfiteatro morenico era un enorme lago glaciale, i geologi ritengono invece che il mare che occupava la Pianura padana si spingesse fin qui e nel Pilocene sia stato gradatamente riempito dai detriti derivanti dall'erosione delle Alpi. Entrambe le versioni concordano sulla presenza di acqua, la leggenda vuole che questo grande bacino fosse il regno della sacerdotessa guerriera Ypa, alimentato dal fiume dorato (la Dora). 

la panchina verde e blu

La leggenda di Ypa

Ypa regnava in pace con gli dei fino a quando un uomo le chiese aiuto perchè la popolazione era minacciata dai confinanti in cerca di nuove terre, così la sacerdotessa decise di aprire un varco tra le colline in modo da far defluire l'acqua e avere nuove terre sacrificando il proprio regno. A causa di questa decisione gli dei la punirono rendendola mortale, alla sua morte Ypa venne deposta in un sepolcro in pietra nel bosco. Ypa anche dopo la morte ha continuato ad aiutare gli uomini, assumendo sembianze di corvo e facendo trovare, ogni volta che fosse necessario, a persone dal cuore pure uno scrigno contenete il suo potere.

La leggenda degli uomini con i piedi palmati

Si narra che nei boschi tra canavese e Valle d'Aosta, in una regione chiamata Uslat, vivessero delle persone particolarmente esperte nella lavorazione del latte e dei formaggi. Questi uomini scendevano in paese per vendere i propri prodotti durante il mercato e si distinguevano per le vesti lunghe che portavano. Osservandoli attentamente gli avventori del mercato si accorsero che gli abiti così lunghi servivano a nascondere il piedi palmati, una volta scoperta questa singolare caratteristica iniziarono a prendersi gioco di loro fino a che, gli insoliti uomini, non scesero più a valle. Questa leggenda ha delle analogie con quella della Regina dai piedi d'oca  che si racconta nella Valle Elvo nel vicino biellese. 

Oltre alle leggende questa zona del canavese è attraversata dalla Via Francigena, la strada che conduce da secoli i pellegrini a Roma. Sarà per le leggende, sarà per l'assonanza del nome. ma la Dora ancora oggi viene setacciata alla ricerca dell'oro, i risultati non sono strabilianti, ma qualche pagliuzza ogni tanto viene trovata. 

Big Bench 184, Borgofranco di Ivrea

La Big Bench 184 di Borgofranco è di colore verde con le gambe blu, si trova su un piccolo promontorio, è rivolta verso Torino, ma dal luogo in cui è collocata si può spaziare con la vista a 360 gradi. Come tutte le panchine giganti è liberamente accessibile ovvero gratuita, la può visitare chiunque e offre un punto di osservazione differente ed insolito. 

in ebike alla big bench 184
una comoda seduta dopo la pedalata

Sedersi su una panchina così grande, oltre ad essere un attività semplice e adatta praticamente a chiunque, crea l'illusione di tornare piccoli data dal gioco delle proporzioni. Dalla panchina si può ammirare il panorama verso Torino, la Serra d'Ivrea, il Mombarone, sulle cui pendici si trova la Big Bench arancione n 155 e le montagne della Valle d' Aosta. 

Come raggiungere la panchina gigante n 184

Questa big bench si trova in un vigneto, è semplice da raggiungere a piedi o come abbiamo fatto noi, in bicicletta. ci si può arrivare in auto, ma l'ultimo tratto di strada non è molto ampio e se è possibile il consiglio è quello di parcheggiare la macchina in centro paese. Una parte della strada da percorrere è in salita, ma se la si prende con calma in 15 minuti si arriva tranquillamente a destinazione. La maggior parte del tragitto è su strada asfaltata, solo gli ultimi metri da percorrere sono tra le vigne. 

Timbro sul passaporto dei panchinisti 

Io non ho preso il passaporto da panchinista, la prima big bench l'ho incontrata per caso, ma per chi lo desidera è possibile ottenere un timbro ad ogni panchina visitata da far apporre sull'apposito passaporto. In ogni località in cui trovate un big bench troverete anche un rivenditore di passaporti, potrebbe essere anche un'idea regalo e nello stesso luogo è possibile far apporre il timbro. A Borgofranco di Ivrea ci si può rivolgere a:

  • UFFICO TURISTICO presso Palazzo Marini, Via Marini 6 - Borgofranco d'Ivrea (TO)  tel 0125.755820 orario di apertura 9:00 -12:00 Agosto Chiuso.
  • FARINEL ON THE ROAD  Via del Buonumore, Borgofranco D’ivrea (TO)  Tel. 348.1614776  Aperto 12-23:00, Chiuso a gennaio e febbraio.
  • L'ALBERO MAESTRO  Via Torrazza, 18, Borgofranco d’Ivrea (TO)  Tel. 347.5587766 info@alberomaestro.it.  Sempre aperto.

Informazioni pratiche 

Il Big Bench Comunity Project prevede che le panchine giganti siano accessibili a tutti gratuitamente e anche la panchina n 184 è una big bench ufficiale, come le altre di cui ho parlato su questo blog e rispetta tutte le regole. Noi ci siamo stati in bicicletta proseguendo poi il nostro giro fino al lago Sirio, ma se si arriva in auto si può parcheggiare in piazza Germanetti o al parcheggio del cimitero, sono entrambe gratuiti. Il gelato alla gelateria Era Glaciale e il Bar Pasticceria Motta sono testati e consigliati per una sosta rigenerante. 

pausa caffè in centro Borgofranco

Non lontano da qui si trova il Lago di Viverone, anche dove oltre alla panchina gigante 187, ma anche una parte dei siti palafitticoli preistorici delle alpi patrimonio Unesco. Non lontano si trovano anche le Terre Ballerine, ottima meta per una passeggiata. 







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